I vini del Candia si chiamano così perché le barbatelle di Vermentino partirono dall’isola di Cipro con le navi a vela quadra dal porto di Candia, passando da Aleria allora capitale della Corsica arrivarono al porto di Luni
Interessante tavola rotonda con degustazione quella che si è svolta lo scorso 4 marzo, durante la manifestazione Tirreno CT a Carrara, organizzata dalla Scuola Europea Sommelier delegazione Versilia – Massa e Carrara in collaborazione con l’Associazione Viaggio in Toscana, fondata nel 2018, in memoria di Vieri Bufalari, a cui sono intervenuti Enrico Ciabatti, Segretario Generale della Camera di Commercio di Carrara, Daniela Mugnai Presidente dell’ Associazione Viaggio in Toscana, l’enologo Francesco Bartoletti e Tommaso Ponzanelli Delegato S.E.S. Versilia – Massa e Carrara. Una degustazione dei vini del Candia ha fornito l’occasione per parlare della comunicazione del vino prendendo spunto dal pensiero di Vieri Bufalari, storico precursore della comunicazione enogastronomica e ambientale in Italia. Secondo il suo pensiero, teorizzato alla fine degli anni ‘90, ma assolutamente attuale, la comunicazione del prodotto avrebbe dovuto scaturire da un dialogo aperto tra vino territorio e racconto.
Vieri Bufalari, agronomo, funzionario della Regione Toscana e autore di trasmissioni di successo come Linea Verde e Geo&Geo, era solito dire che i francesi si erano affermati grazie al loro concetto di ‘terroir’ e che noi avremmo dovuto fare la stessa cosa, non limitandoci a raccontare solo il vino, ma anche il territorio che lo produce. Raccontare il territorio nel senso più ampio del termine: non solo la posizione geografica, la denominazione, il terreno, il clima, il vitigno, il suolo e la composizione geologica, ma tutti quei fattori che determinano un vino di alta qualità e immediatamente riconoscibile: non solo quelli fisici, ma anche antropici, culturali e storici.

Ecco che i vini del Candia che sono stati degustati: Az. Ag. Tenuta Le Piane Bianco – Az. Ag. Tenuta Lodolina Vermentino doc Az. Ag. – Terre Briganti Liscian doc Candia dei colli apuani Vermentino 2020, oltre alle proprietà organolettiche andrebbero narrati con la loro storia di territorio. Sarebbe importante, che le aziende facessero sistema e riuscissero a raccontare la storia di un territorio unico e dalla storia millenaria: i vini del Candia si chiamano così perché le barbatelle di Vermentino partirono dall’isola di Cipro con le navi a vela quadra dal porto di Candia, passando da Aleria allora capitale della Corsica arrivarono al porto di Luni. La ricchezza geologica delle colline da cui nascono i vini, è la stessa che ha dato origine al marmo da cui Michelangelo realizzò la “Pietà”.

Vino e territorio sono strettamente interconnessi, l’agricoltura da secoli plasma il territorio ed è fondamentale a livello di sostenibilità ambientale. Una buona comunicazione garantisce anche le risorse per i produttori che possono reinvestire nella cura delle aziende e sul territorio stesso. Raccontare la storia come antidoto per l’invasione dei rovi…
- Raccontare la storia l’invasione dei rovi - Gennaio 17, 2023