Quello che sembra essere quasi una cospirazione, il negare l’esistenza di una regione, ha contribuito alla rinascita di un territorio. Nessuno si ricorda di un piatto molisano, del suo capoluogo, del suo dialetto, di avere amici molisani e non mi stupirei di sentire qualcuno dire “ho conosciuto un ragazzo del Molise che stava facendo l’Erasmus in Italia”!
Io ricordo Fred Bongusto con la sua voce roca, anche se pensavo fosse americano, quando cantava “spaghetti pollo insalatina e una tazzina di caffè a Detroit”, prima di scoprire che era di Campobasso. Eppure il Molise si è tirato su le maniche, con il suo viaggio empirico, fatto di strade vicino ai fiumi, cattedrali in cima delle montagne, Campomarino con il suo mare, gente semplice e con il sorriso stampato in faccia.

Un produttore napoletano, simpatico e schietto, Alessio Di Majo, si è integrato benissimo nella realtà del Molise, e da oltre 50 anni conduce l’azienda che fu di suo padre, la Di Majo Norante vini, di contrada Ramitello, con tipicità le del territorio, come la Tintilia e il Biferno, ma si era messo in valigia, venendo da Napoli, oltre la foto di Maradona e Totò, i cloni dei vigneti delle nostre parti come la Falanghina e l’Aglianico e i risultati sono venuti, con i premi delle classifiche e i riconoscimenti americani.
Ma quello che conta, nell’azienda è il rispetto per l’ambiente, lasciare ai posteri le cose come le abbiamo trovate: da qui la sostenibilità, gli impatti lievi dei trattamenti per salvaguardare le piante dai parassiti.

In una recente degustazione in Toscana, mi ha chiamato e tirato la giacca, per farmi sentire i suoi nuovi vini, un rosè delicato, ma espressivo, con un pallido color, chiamato Floralia ed un aglianico riserva del 2015 chiamato Sassius, 13° gradi, rosso intenso come il soffitto della casa di Mirò, sentori di fragole, frutti di bosco e cuoio, persistente ed elegante, come lo sguardo della donna amata.
Ringrazio Alessio di avermi tirato per la giacca, ho scoperto due cose: la prima, il Molise esiste, la seconda, il Sassius è il vino migliore che ho assaggiato (quest’anno).
Au revoir mon amì.
- Il Molise non esiste - Gennaio 20, 2023