Le donne protagoniste del mondo del vino e dei loro territori. E’ quanto ripropone la Calabria, per il terzo anno, con “La notte rosa del vino”, il 7 ed 8 luglio, al Miramare Palace Hotel di Trebisacce, sulla costa alto jonica della provincia di Cosenza, sotto il patrocinio dell’assessorato agricoltura della regione Calabria e del comune di Trebisacce.




La manifestazione, ideata e guidata dal delegato regionale della Scuola Europea Sommelier, Francesco Pingitore, direttore artistico della manifestazione, con la collaborazione preziosa di Carmine Sirufo e Vincenzo Todaro, segna ormai l’appuntamento di apertura della stagione turistica della bella cittadina di mare. Un luogo baciato dalla natura e dalla storia, dove un ambiente ancora integro fa da scenario a vestigia del passato che vanno dagli scavi del parco archeologico di Broglio, sito risalente agli Enotri dell’Età del Bronzo (dal 1800-1700 a.C.), alla possenza del cinquecentesco bastione eretto contro le incursioni saracene. In questo luogo alberga da tre anni un evento che ha superato i confini calabresi, offrendo, con l’apporto di più attori, un ventaglio di capacità al femminile, espressione del mondo imprenditoriale, della comunicazione, dell’informazione, del marketing, che si è caratterizzato nel promuovere le varie “sfumature prelibate di Bacco” e le aree che rendono tali peculiarità enologiche.


A loro, provenienti da ogni parte d’Italia, in una due giorni, ricca di incontri e visite, tra eccellenze storico-culturali e manufatturiere che uniscono la Valle dell’Esaro alla Sibaritide, i riconoscimenti, per lo straordinario contributo che portano al mondo del vino, attraverso la consegna di un’opera in ceramica artistica della ceramista Roberta Proto, valente depositaria di un artigianato che qui ha radici profonde quanto creative e sensibili grazie ad una identità che aiuta a crescere e dove matura la voglia di essere protagonisti di iniziative di elevata qualità, e un omaggio dell’artista identitaria Luigia Granata, meravigliosa interprete del territorio attraverso i suoi tessuti, ispirati ai prodotti tipici della Calabria, con colori e, mi verrebbe da dire, anche profumi, della sua terra. “La Notte Rosa del Vino vuole essere un’occasione per ospitare chi con l’arte si è avvicinato al vino, alla terra, al territorio – spiega il vulcanico Francesco Pingitore – una due giorni per conoscere e apprezzare le bellezze paesaggistiche, la cultura e l’imprenditoria dell’Alto Jonio, attraverso visite e degustazioni nella meravigliosa terra di Calabria”. La valorizzazione del patrimonio e dei prodotti locali, con i centri storici e le bellezze artistiche e naturalistiche, sono il filo conduttore di questa importante iniziativa nata per fare sistema con l’esistente e le potenzialità, spesso sconosciute, che v’insistono come risorsa vera. Una piccola avventura nata dall’amore di chi intraprende in queste zone e le vuole vederle crescere nella prosperità e nel rispetto dell’ambiente.





Un ringraziamento va alle partecipanti intervenute dall’Italia e dall’estero: la giornalista Cristina Santini dal Lazio, la titolare dell’omonima Cantina pugliese Marianna Cardone, il Maestro assaggiatore di vino Rossella Pisano dalla Sardegna, la titolare della Tenuta Spadafora 1915 Manuela Micieli per la Calabria, Milena Pepe della Tenuta Cavalier Pepe per la Campania, l’enologa Carmen de Aguirre dalla Spagna, Cristina Bordignon della Cantina Cascina Le Preseglie con sede in Lombardia, Maria Teresa Gasparet, fondatrice di Sorsi e Percorsi dal Friuli Venezia Giulia, Flora Modello, amministratore di Gaglio Vignaioli 1910 dalla Sicilia, Luciana Marino dell’omonima enoteca calabrese, la giornalista emiliana Antonietta Mazzeo, sempre per la Calabria Domenica Malaspina della Cantina Malaspina e Shawma Thompson di Wines & Travels del Canada e l’enologa toscana Vincenza Folgheretti.
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