La Moonatica normalità di Cris Pinzauti 1

La Moonatica normalità di Cris Pinzauti2 min read

La luna ha sempre ispirato l’uomo nei secoli, facendo parte di tradizioni e superstizioni, incantando con la sua luminosità che si staglia nel buio, la sua vita che la vede evolversi da levante a calante, per poi ricominciare. Astro del cielo ha guidato l’uomo nelle vendemmie e ispirato l’arte nei suoi sogni romantici diventando protagonista della filosofia, della letteratura, dell’arte figurativa e, inevitabilmente, della musica. Guardando la luna, non è difficile richiamare alla mente le note dolci e languide del pianoforte in Sonata al chiaro di luna di Frédéric Chopin, attraversare Hijo de la luna dei Mecano dove lo struggente desiderio di maternità dell’astro d’argento sfocia in una storia di sangue e vendetta. Oppure, come non pensare alla nostrana scanzonata Luna dove un giovane Gianni Togni le confida i suoi sogni e tutte le sue esuberanze?

La Moonatica normalità di Cris Pinzauti 2
La Moonatica normalità di Cris Pinzauti 5


Eppure, la luna è stata nel passato anche simbolo di volubilità e dell’alienazione dell’uomo che, fatalmente spezzato dalla realtà, cerca rifugio perdendosi nei labirinti della propria mente. Su questa suggestione nasce Moonatica l’ultimo lavoro di Cris Pinzauti, musicista dell’underground pop rock. Un album doppio che già dal titolo gioca con testi cantanti in italiano e in inglese che si guardano allo specchio per scoprire i mostri violenti che nascondiamo dentro come nella coraggiosa Non andar via/ Don’t Go Away, affrontare il dolore per la fiducia tradita di Giuda/Judas, o confessare a noi stessi la consapevolezza dell’illusione d’amore che ci ferisce ma senza la quale non possiamo stare come in Strega/Witch.

Tutto questo sostenuto da una struttura ritmica varia, dal pop al rock con qualche strizzata d’occhio al reggae, e unendo una squadra invidiabile di sei corde tra cui Giuseppe Scarpato e il fratello Marzio Pinzauti, con cui canta l’irrequieta Normalità/Come Back to Me in cui ci regala la visione di una quotidianità fatta di contrasti e distorsioni. Fa da collante la voce di Pinzauti, che, diversamente da lavori precedenti come Black del 2015 interamente in inglese, nel cantato in italiano rivela nuove sfumature, forza e potenza oltre ad un’interpretazione impeccabile e intensa che rendono Moonatica un disco da ascoltare e da vivere.

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